Gli indici di Benessere: Index of Sustainable Economic Welfare (ISEW) e Genuine Progress Indicator (GPI).

Premessa

Da alcuni anni, il movimento “Beyond GDP”, promosso, tra gli altri, anche dall’Unione Europea, (si veda http://ec.europa.eu/environment/beyond_gdp/index_en.html), richiama alla necessità di estendere le nostre conoscenze e la nostra capacità di produrre indicatori oltre la pura dimensione economica.

Ecodynamics Group si dedica allo sviluppo e al calcolo dell’ ISEW – Index of Sustainable Economic Welfare, noto anche come GPI – Genuine Progress Indicator (i due indici, differiscono solo per alcuni particolari e per il nome).

Oggetto

L’ISEW/GPI, introdotto da H.Daly e J.Cobb nel 1989, si propone come strumento complementare al PIL, ne corregge alcuni aspetti e è in grado di fornire molte informazioni sul benessere di una comunità. L’ISEW/GPI tende nel tempo a crescere similmente al PIL fino a un certo punto, oltre il quale stagna e infine decresce. La diminuzione dei valori dell’indice e il suo discostarsi dal trend del PIL dipende da fattori di stress, particolarmente ambientali e sociali, connessi alla crescita economica, che vengono individuati e valutati. In altre parole, non tutta la crescita dell’economia si traduce in benessere diffuso tra la popolazione e il divario tra le due curve rappresenta la parte di crescita che non è connessa al benessere.

Fonte: Pulselli et al., 2008, The road to sustainability. WIT Press, Southampton, UK-

Fattibilità e obiettivi

Ecodynamics Group ha prodotto nel tempo alcune applicazioni dell’indice ISEW/GPI a livello sub-nazionale (regionale o provinciale), calibrando il calcolo  a seconda della scala geografica di riferimento. Il risultato principale è la fattibilità di queste analisi. Nella maggior parte dei casi è stato possibile completare studi in serie storica, talvolta accettando un certo grado di approssimazione in linea con la scarsa disponibilità di dati statistici sito-specifici (che spesso si rivela una pecca dei nostri sistemi di rilevazione e di conoscenza del territorio in cui viviamo). L’ISEW/GPI fa capire fino a che punto è corretto assimilare il benessere al PIL. Esso è anche disaggregabile in più voci, cosa che permette di identificare alcune criticità economico-ecologico-sociali dei nostri sistemi regionali, indicando dove intervenire.

Casi di studio

Provincia di Siena 1999, da Pulselli et al., The Index of Sustainable Economic Welfare (ISEW) for a local authority: a case study in Italy. Ecological Economics, Vol. 60 (1), 2006, 271-281.

Questo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Ecological Economics, è stato uno dei primi calcoli al mondo per sistemi a scala provinciale/regionale. Esso ha dimostrato che ISEW e GPI si possono calcolare a livello subnazionale.

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Il calcolo per la Provincia di Siena è stato successivamente aggiornato e inserito nell’ambito del Progetto SPIn-Eco, promosso dall’Amministrazione Provinciale e finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

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Provincia di Modena  (1971-2003)  e Provincia di Rimini (1971-2003) da Pulselli et al., La soglia della sostenibilità, 2011, Donzelli Ed.

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Provincia di Pescara (1971-2003) da Pulselli et al., Assessing sustainable well-being: trends in environmental, social and economic policy at the local level. In Ecological Economics Research Trends, Nova Publishers, NY, 2007, 251-271.

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Regione Toscana (1971-2006), da Pulselli et al., Application and use of the ISEW for assessing the sustainability of a regional system: A case study in Italy. Journal of Economic Behavior and Organization, 81, 2012, 766-778.

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Provincia di Ravenna (1971-2008). Progetto dell’Amministrazione Provinciale di Ravenna, finanziato da ENI spa.

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Provincia di Imperia (2000-2009), Progetto ALCOTRA AERA, svolto in collaborazione con Chiara Paoli e Paolo Vassallo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova, referente Liguria Ricerche spa. Parte del progetto è stata oggetto della tesi di laurea magistrale di Serena Pettinari.

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GPI di Roma Capitale (2000-2011), tesi di Laurea di Chiara Gasparoni (A.A. 2013-2014) in Economia dell’Ambiente e dello Sviluppo;  supervisione dei proff. Carlo Zappia e Federico M. Pulselli

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